carta 168 verso
a.1484
c.168 v pag. 330

Novi cittadini

Historici

Moneta

Priores

Venturini

Savelli

Orsini

Banderarii

Cives

Campelli

Priores

Fu data la cittadinanza a messer Marcantonio Cantarii locotenente del governatore, a ser Tomasso di Martolo da Cesi et alli figli del quondam ser Bartolo da Santo Mavigliano et al generoso cavalier messer Giovanni Battista Gerardini de Amelia e suoi fratelli e detto che, in termine di giorni 15 comparisca chi ha abitato per sei anni, se vuol essere cittadino.
Item per esser Terni, per attestato di Plinio, Varrone, Tullio et altri città antichissima nè oscura tra le altre del Ducato e del Patrimonio, ma nobile, chiara et opulentissima
è ben dovere che quelli che vi presiedono siano maggiormente onorati e proceduti di maggior salario; onde oltre le tazze d'argento che di presente hanno, per poter più lautamente trattarsi, disse che
l'officio del priorato in avvenire habbia per salario del priorato loro per ogni mese trenta fiorini a cinquanta baiocchi l'uno, et il baiocco s'intenda a 4 quatrini l'uno, come di presente corre, con questo che si levino due fiorini e mezzo per ogni priore che mancarà per assenza, o morte o altro. 127
Iacobus aromatarius
et Lancillottus de Narnea sutor obtinent civilitatem. 135
Il governatore in casa sua, in presenza dei priori e di molti cittadini, ordinò che si cassasse il processo di Francesco Angelo Ranieri e che lo cassassi io cancelliere, al quale spetta. 136
Si cassa il processo di Aquilante Squartamaglie condannato per rissa. 139
Terannano di Polo funaro fatto cittadino. 140
Si rimettono tutti i condannati per la rissa fatta nella fiera di San Bartolomeo di Santo Gemine, cioè Aquilante Squartamaglia, Giovanni Berardino Chiavicella, Giovan Lorenzo Cardinale, Giovanni Angelo di Giovanni di Lucione, Francesco Antonio Pettorilli et altri tre o quattro. 141
Furono donati X carlini in moscatello, confettura e piccioni alla magnifica moglie dell'illustrissimo benemerita della città. 153
Essendo la volta di San Paolo di Galleto parte ruinata e parte da cadere, furono eletti un cittadino et un banderaro a trattar con Giovanni Angelo Elia cottimator delle possessioni del vescovato e difender poi detto Giovanni Angelo in causa che dal vescovo o altri venisse molestato. 155
Giuliano d'Orsello nel conseglio celebrato in sala del podestà arringò vicino la cappella, per esser incomodo l'arringo, stante la passata rovina della torre.
Fu data la cittadinanza a
Ser Corradinus Ioannis de Terano miles presentis domini potestatis iuravit etc. 184
Fu donata una fornacchia di calce della città al vescovo per rifar la volta di San Paolo. 192
Finisce il libro nel giorno ultimo di marzo et a carte 203; seguitano li registri delle bollette; sta scritto nell'ultima carta 3 : hic liber fuit exibitum per ser Rodulfum domini Prosperi civem interamnensem et oratorem, praesentibus domino Paulo comitis Ambrosii cive interamnense et Alexandro Blaxii de Viterbio
signum Ioannis Battistae Spada
In questo libro tutti li capopriori, eccettuato Persanto Monti, hanno preso possesso separatamente dagli altri, doppo il loro ritorno in palazzo e nel medesimo primo giorno.