Die X Martii: in Consilio ad consultum spectabilis et generosi viri Leonori De Zaffinis statuerunt solvere ducatos 500 iam debitos domui De Camporegali causa montium etc. et concedere vexillum
Laurentio De Vellis potestati benemerenti.
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Fuerunt electi reguardatores pro uno anno infrascripti, videlicet: Nicola Ioannis Paulutiii, Ioannes Palatii Scoppae, Petrus Paulus Pauli Somentae, Ioannes Angelus Tenevellae, Contes Stefani Sclavi, Petrus Paulus Hieronimi, Ioannes Solfaina, Petrus Angelus Ciocchetellae, Franciscus Ferraccioli, Sobene Ioannis Nestasii, Baptista Nicolae Marcutii, Bastianus Ioannis Martini, Angelus Pizi, Nicola Cepolloni, Ioannes Angelus Marioli Valentis, Antonius magistri Spiriti, Berardinus Capotii, Ioannes Paulus Gregorii Marci, Vulpicella, Polus Vecchiae, Petrus Antonius Vacioli, Pasqualis Servi.44
Die 23 Maii: nel Conseglio Generale li cittadini e banderari promettono pagare in termine d'un anno li ducati 500 alli Camporeali, con pigliarne anco di quelli assegnati per la fabrica della torre e
palazzo del podestà.
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Si era
commissario conciliato l'amore di tutta la città, quale lodava e gradiva sommamente, e volse una volta insieme al governatore veder di seccar le forme e prendere il pesce e si mostrò generoso in non volere viatici, che potea pur pretendere, onde si risolve di dar la cittadinanza e ricevere per cittadini nobili il reverendo
messer Sinolfo e gli altri suoi fratelli Ottieri, con farli descrivere dove stanno registrati gli altri cittadini nobili nostri e se gli doni l'arme della città e volendo in alcun tempo venirvi ad habitare debba la città darli il sito et una fornacchia di calce e di più che si eleggano oratori per andar da sua santità a ringratiarlo di haverci fatta speditione tanto profittevole e raccomandarli la persona di ambedue i commissarii.
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24 Maii: copia del breve dato
all'undici maggio corrente nel quale, essendo diretto alli priori e Comune, gli dice il papa haver inteso da
maestro Sinolfo da Castell'Ottiero, chierico di Camera e suo commissario, la lor bona dispositone alla reconciliatione e già erano stati ricevuti dentro venti di quelli che erano già stati esiliati, benchè ne rimanessero ancora da ritornar dentro altri cinque forusciti, il ricevimento de' quali intendeva che loro volessero differirlo per alcuni mesi, il che non potea farsi senza offesa di molti e perciò con questo breve gl'ordinava che subito che riabbracciassero e dassero libertà anco a quelli cinque e di ciò ne scrivea anco al commissario.
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Proroga data per un anno al presente cancelliere e poi siegue la patente di cancelliere spedita in persona di
ser Sertorio Quarantotto da Norcia per sei mesi incominciando doppo finito il presente.
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Ioannes Baptista Ioannis De Fresonibus fideiussit pro Francisco Antonio magistri Marini. 54
Sanctes Linfantis electus orator
Romam a dominis banderariis
die prima Iunii. 55
Capitoli dati a Pernicolò Verrocchio cittadino et orator nostro distinto a Roma: che raccomandi al papa i due commissarii e la nostra città et alli detti commissarii narri la ragione della tardanza della venuta dell'ambasciatori, perchè essendo tornati li altri cittadini che erano a Roma furono fatti soprasiedere per bene e pace del Comune; cerchi sapere quello hanno fatto in Roma gl'altri cittadini tornati così presto e procuri modo da por fine alla lite de' confini di
etc.
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