carta 191 recto
a.1495
c.191 r pag. 377

Cesi
Data li 12 Marzo 1495

Potestas

Fiera

Cives

Priores

Oratori

Savelli

Die 22 Martii: in Consilio Generali, per non essersi voluto accettare il trattato proposto dal commissario per la concordia con Cesani il papa chiama con un breve a Roma messer Vincente, messer Alfonso, messer Angelo Paradisi, Alberico, Giovan Ramondo, Pier Giovan Paolo, Francesco di messer Angelino, ser Pellegrino, Antonio di Gemutia, Antonio di Letrone con pieno mandato per concluder detto trattato di concordia sotto pena di 3000 ducati in termine d'otto giorni, onde la comunità s'obligò a rilevar questi chiamati da ogni danno ma essi sostituirono nel giorno 6 Aprile messer Lauro di Pietro Paolo di Chiara. 16 fino a 21
Vengono lettere della Camera apostolica precettive, che sotto pena d'interdetto della città si restituiscano al procuratore de' Cesani le cose state levate loro e particolarmente le cose di santa Chiesa. 26
Spectabilis vir novus potestas iuravit et pro eo dominus Gentiles etc. 28
Si proroga la nostra fiera otto giorni doppo perchè non s' incontri con quella di Foligno. 32
Descriptio reguardatorum formarum. 50
Che in avvenire tutti li captivi che si faranno nel territorio siano del Comune e non in poter de' particolari ai quali solo debba restituirsi quello gl'è stato tolto. 53
d'ove si partì per esser stata li mesi passati rovinata et abrusciata e scaricata da Francesi e Svizzeri supplica d'esser fatto cittadino di Terni. 55
Antonius Septis castellanus Mirandae pro semestri. 55
Bando che nessuno offenda Sangeminesi e Cesani nè meta loro il grano. 57
Capitula data generoso equiti domino Antonio De Rusticis ac nobilibus viris Philippo Mazzancolli et sociis oratoribus ad sanctissimum dominum nostrum, inter quae videlicet: che si scusi la città dalle calunnie dateli da' convicini che habbiamo fatti rubbamenti e prede; si domandi la conferma de' capitoli fatti con San Gemine sopra l'unione che il territorio di Cesi già abrugiato da' Francesi sia aggregato a Terni e poi ce si conceda in perpetuo vicariato il resto delle Terre Arnolfe; che si levi da mano de' Spoletini la rocca di Cesi per pace della provincia.58
Si costituiscono sindici e procuratori:
il provido huomo ser Pietro di ser Michele a far pace con li Narnesi secondo il trattato proposto da quelli di Colliscepoli; 59
il nobil'huomo Pier Francesco De Nardi ad lites coram quocumque iudice etc. 60 et il provido huomo Bartolomeo di Carlo a far la sicurtà alli forusciti di nella pace o tregua da concludersi con quei di dentro e ciò a contemplatione del