carta 273 recto
a.1550
c.273 r pag. 536

Pedeluco
Scritture

Vocabolo

Maleficii

Federici
Stoppioni
Pinzoche

Poiani
Rustici

Lauri

Guelfi

Priores

Interamna
Forma Nova

Pangratii

Taglione

Breve

Monsignor reverendo governatore desidera onorar la città in mattonarla, offerendose per la spesa si farà cavarla de li maleficii, 68 e fu rimesso al Conseglio Generale. 77
Sopra la pretentione che hanno i signori di Piedeluco su le paludi sopra le Marmore che si cerchi tra le scritture di San Francesco e se bisogni si vada anco a Farfa, dove nel monastero vi sono nostre scritture. 69
Coram nobile et spectabilibus viris domino Angelo Paradisio, Francisco Tramazzoli et Berardino Chioppe dominis prioribus Petrus Paulus Nucula donavit comunitati insulam suam positam in vocabulo detto
La dativa del medico e maestro di scola venduta già ad Ilarion Camporeale e da lui riconcessa a Camillo Scarmiglia et hora vi sono alcune partite inesigibili etc. 71
15 Maggio 1550: in Cerna il governatore riferisce haver avuto ordine di Roma d'applicare alla Camera apostolica le pene e confiscationi di quelli che intervennero alla morte del capitano Troiano Simonetti e ciò ridondava in pregiuditio grande de' proventi et entrate publiche.
Si legge la supplica di donna Nuntiangela di messer Celano , moglie già di Galeante De Stoppioni ò sia De Rostoviglio, che bramava far un monastero dove si dice le le case della Corriola di Sant'Agostino in Via Piana e perciò domandava le pietre del palazzo di Camporeale
Messer Antonio figlio di messer Marcantonio Rustici scrisse alla comunità pregandola ad intromettersi per la concordia tra lui e Livia sua sorella e furono eletti a ciò deputati Castellano Castelli e Mariotto Capotii e furono poi deputati ser Mariano Cittadini, ser Pietro Francesco Fadulfi, Francesco Porci e Giovan Cristoforo Gemmaoddi a ricuperare le cose concesse dalla città al quondam messer Marco Antonio Rustici e quelle prese da lui di propria auttorità. 73
16 Maii: cecidit pons portae subtus super Nar et fuit ordinatum super restauratione quae omnia approbavit reverendus dominus Egidius Falcetta episcopus Caprulensis, gubernator civitatum Interamnae et Reatis. 76; oriundus de Cingulo.
Nel Conseglio Generale fu reintegrato dell'onori della città Marco Tullio Avanza ò sia De Lauri, così ordinandolo il legato.
Supplicano li vicini della Porta del Sesto che essendo ormai cessate la fattioni de guelfi e gibellini per le quali fu rotto il ponte del Sesto in tempo che Pedeluco, Perticara, Miranna, le Rocchette e tutta la Sabina era di partito guelfo dovesse ora rifarsi un ponte, tanto più che era rotto questo di sotto, ma fu perso;
et Angelo De Filiis per la sua avanzata età domanda licenza dalla cancelleria. 77
Ser Darius Spada et ser Antonius Campii fuerunt electi oratores ad Urbem pro multis necessitatibus. 82
20 maggio:priori estratti per Giugno e Luglio del 1550 assieme con Francesco di Marino camerlengo
Primo Iunii 1550: in Generali Consilio, Interamna est nominata quia est posita inter duos amnes, videlicet Nar et Formam Novam que ad presens iacet derelicta cum magno incomodo terrenorum etc. unde ordinata excavatione fuerunt deputati 4 homines pro regione et fuit remissa refactio Pontis Sexti prioribus et banderariis. 87
Andreas et Franciscus Salvati Martali de Interamna donaverunt comunitati terrenum seu insulam in vocabulo Insularum iuxta flumen, bona sancti Petri Interamnae, sancti Iuvenalis de Narnea etc. 94
Morto messer Marcantonio Rustici et assente mastro Bastiano Valtarena medico a Nepe fu fatta dalla città donatione dell'Isola perchè assieme con ser Mariano Cittadini e Roscetto Roscetti decidesse tra la città e li interessati. 89
Ser Mariano Cittadini parente di Giovan Battista d'Agamennone, 92 e Capitono Capitoni cognato. 94
In loco di ser Francesco di ser Perlorenzo Magalotti fu estratto spicciolato del secondo grado Stefanus Sperandei De Vecchia.
Li Pedelucani guastarono alcuni termini e seminati su le paludi delle Marmore
Il governatore domanda li ducati 27 che spese nel successo di
messer Pervincenzo Lazarino da Monteleone sia eletto per cancelliero della città; 100 la sua patente si legge. 103
Troiano Rosati, Capiton Capitoni, Giovan Cristoforo Gemmaoddi et Egidio Antonio Lancia deputati nel passaggio della duchessa di Parma .
Ioannes Stefanus Montis, Capitonus De Capitonibus, Lucas Antonius Marcutii et Ioannes Nicola Arcangeli Gasdiae deputati pro onore faciendo domino legato, ad quem fuerunt electi oratores ser Marianus De Cittadinis et Ioannes Crisostomus Caroli. 105
Dominus Carolus De Rosatis, dominus Virginius De Capotiis et Egidius Antonius Lancae oratores ad Urbem. 107
Si legge per estensum la somma de denari del taglione da pagarsi da tutte le comunità dell'Umbria; Spoleto paga più di tutti e poi egualmente Todi, Norcia, Città di Castello e pochissimo paga Terni. 112
Seguitano le patenti, lettere, ordini, brevi et altri registri, tra li quali vi è il breve di Giulio 3° dove fa molte concessioni alla città alla città. Datum apud Sanctum Petrum, prima Aprilis 1550. carte 123
Negli originali mancano le cc 94-128.1
1.None