carta 293 verso
a.1562
c.293 v pag. 579

Nova forma
Molino

Fiera

Priori

Breve di riforma de Banderari

Castelli

Castelli

Castelli

Confini

Cittadini

Si facci una nova forma, dal fiume fino al fiume, per servitio della mola di 3 Monumenti, 8, il che, benché non fosse approvato dal Consiglio Generale, il cardinale di San Giorgio sana un voto e vol che si eseguisca. 8; 10
Si quieta la confraternita di Santa Lucia di scudi 25 che spettano alla città per la rata gli tocca della fiera di Santa Lucia dell'anno 1561. 12
Si concede alla supplica che danno Giulio Castelli e Agabito di Marcantonio , suo nipote, che possino rifare il ponte di Valle, sopra la Nera, fattoli scaricar nel pontificato di Paolo IV dal cardinal Carafa. 23
A dì 12 Marzo nel consiglio di Credenza si presentò il vicelegato, il quale diede fora un breve di nostro signore sopra il modo del governo della città, che voleva si mettesse in esecutione e si fanno deputati. 24
La comunità e Giulio Castello compromettono nel reverendissimo Carlo De Grassis de Bologna, vicelegato del cardinal di San Giorgio, legato di Camerino et Umbria, tutte le differenze che hanno sopra il molino fabricato da esso Giulio nelle pertinenze di Papigno nel suolo, si pretende, della città. 27 Fu aperto il laudo di esso, sigillato, in piena Credenza e concluse che il ritratto e risarcimenti di detto molino a grano fussero comuni tra la città e detto Giulio. 30. Ordina ancora che detti Castelli siano rimessi nel bussolo de magistrati. 36
Il signor Onorio Savello ci offerisce in vendita una parte di e Torre Orsina. 34
Cottimo dell'oglio de Castelli del molino etc. 41
Giulio Castelli domanda dal Comune lettere di raccomandatione contro il Monte di Pietà che l'ha mossa lite sopra il molino a Papigno. 42. Il che fu perso in Credenza. 44
L'illustrissimi signori Maerbale e Vicino Orsino ci richiedono della sicurtà, insieme con Amelia et Orte, fino per 9.000 scudi per una lite contro altri signori di Collestatte e Torre. 48
Conti dell'entrata et uscita della città fatti a messer Marco Fabri da Trevi, nostro camerario. 51
Furono, d'ordine del legato, messi fra spicciolati del primo grado de priori Giulio d'Agabito , Giovanni Tullio , Girolamo di messer Andrea et Agabito di Marcantonio , tutti di casa Castelli. 53
Si facci una intavolata sopra la forma di Ser Simone, appresso il ponte de Piscinali, per riparare l'inondationi dell'acque di fortuna. 55
Visitatio confinium montis Totagnae etc. 57
2.Depennato
1.Depennato
4.Depennato
5.Depennato
3.Depennato