Si facci una nova forma, dal fiume fino al fiume, per servitio della
mola di 3 Monumenti,
8, il che, benché non fosse approvato dal Consiglio Generale, il cardinale di San Giorgio sana un voto e vol che si eseguisca.
8;
10
Si quieta la confraternita di Santa Lucia di scudi 25 che spettano alla città per la rata gli tocca della fiera di Santa Lucia dell'anno 1561. 12
A dì 12 Marzo nel consiglio di Credenza si presentò il vicelegato, il quale diede fora un breve di nostro signore sopra il modo del governo della città, che voleva si mettesse in esecutione e si fanno deputati. 24
La comunità e
Giulio Castello compromettono nel reverendissimo
Carlo De Grassis de Bologna, vicelegato del cardinal di San Giorgio, legato di Camerino et Umbria, tutte le differenze che hanno sopra il molino fabricato da esso Giulio nelle pertinenze di Papigno nel suolo, si pretende, della città.
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Fu aperto il laudo di esso, sigillato, in piena Credenza e concluse che il ritratto e risarcimenti di detto molino a grano fussero comuni tra la città e detto Giulio.
30. Ordina ancora che detti Castelli siano rimessi nel bussolo de magistrati.
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Cottimo dell'oglio de Castelli del molino etc. 41
Giulio Castelli domanda dal Comune lettere di raccomandatione contro il Monte di Pietà che l'ha mossa lite sopra il molino a
Papigno.
42. Il che fu perso in Credenza.
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Il governatore manda un viglietto sigillato da publicarsi, dove erano scritti l'infrascritti per la Credenza. Nella colonnetta a mano dritta vi sono li cittadini infrascritti, videlicet: