carta 310 verso
a.1575
c.310 v pag. 614

Roscetti

Fiera

1576

Canonici
San Sebastiano

Fiera

Roccani
Molini
Vocabolo

Vino

Castelli
Ponte

Pascoli

Dispareri sul bussolo

IDEM HIPPOLITUS PEROTTUS incipiens die 3 Augusti.
Camillo di Roscetto Roscetti ferì Giovanni Roscetti, suo zio carnale, rompendo con ciò la tregua. 1
Arme della città messa sul torrione di Papigno in presenza di messer Giulio Castello et altri di Terni e di Papigno. 24
Priores Novembris et Decembris. 34. 1576: Gennaro, 73; Marzo, 129; Maggio, 154; Settembre, 220.
Passaggio di don Giovanni D'Austria con 120 persone. 81
Piggioni di botteghe nella fiera di Febraro. 87
Mandato in persona di Statio Donati et Agabito Sciamanna a trattar la concordia con li Narnesi. 90
Li canonici si dolgono li sia stata levata l'offerta della cera dovutali il giorno di San Sebastiano per istromento, come dicono, del 1463 e convertitala in uso de confrati di San Sebastiano. 101
Descrittion del bargello con 12 soldati. 112
Breve da spedirsi per la fiera di Santa Lucia. 112
Innocenzo Campio dalla Rocca desidera far due mulini assai sopra gl'altri due che sono alla Rocca, nel loco detto il fossato di Maccagnano. 133
Li osti domandano di poter comprare il vino forastiero. 134
Reverendus dominus Miliaduces Sovicus, nobilis mediolanensis, prothonotarus apostolicus, novus gubernator. 159
Giulio Castelli supplica di poter fare in Valle un ponte murato per trasportar con comodo il suo stabbio di Collelamalta o Rocca di Fave e farvi la porta serrata con chiave, ma si obliga di fare in mezzo al ponte la pasina di legname da levarla via in caso di sospetto etc. 167
Pascoli de monti della comunità. 186
10 Agosto, che si rifaccia il bussolo, che sta in fine, nel modo che fu fatto l'antecedente, secondo la costitutione di monsignor Monte Valenti e per avvenire non possi esser sostituito in loco d'un defunto alcun parente, 216, ma nel Consiglio Generale messer statio Donati vi aggiunse che potesse essere ammesso al bussolo anco taluno che non havesse libra, purché fusse stimato idoneo per altro, ma fu perso. Immediatamente messer Paolo De Filiis disse che si nominassero 30 huomini e da quelli se ne ritraessero li dodici deputati, li quali, sopra li capitoli del Monte Valenti, havessero la facoltà di aggiungerne qualchedun altro che si stimasse a proposito, purché si vincesse poi nel Consiglio de Pacifici, la qual consulta pure fu persa. Sussequentemente Damiano Pulci disse che si eleggessero 4 deputati per rione e questi vedessero bene il breve di Pio IV sopra il governo della città e il breve di Pio V sopra la reintegratione e poi li capitoli di monsignor Monte Valenti e se gli parerà vi aggiungano qualche capitolo, che parimente fu perduto. 218
Finisce il giorno 9 Settembre 1576 a carte 230, siegue la tavola.
In questo libro e nell'antecedente si tratta spessissimo della causa contro la comunità di Papigno e dell'accordo con li Narnesi et anco della causa contro li Collescipolani per causa d'una certa parata fatta sul fiume.