carta 315 verso
a.1590
c.315 v pag. 626

Giacomini

Forusciti

Spada

Bartoli

Inspice lector

Assieme con Paolo Simonetti e Giovanni Surressi che stanno in Roma vadano oratori al novo pontefice: P(ER) ILLUSTRIS P(ACIFI)CUS COMES CESAR SPADA, P(ACIFI)CUS BARTHOLOMEUS PACIONUS, 249; 250. 28 Settembre il papa more. 251. Li due ambasciatori non erano stati eletti ma li due Spada e Pacioni sono stati d'altro carattere aggiunti ex integro. 250
Vincenzo Giacomini armarolo ottiene di fare un ponte di legno. 267
Che il locotenente delle battaglie stia vigilante, bisognando marciar contro i banditi e, non essendovi locotenente, la città l'elegga.
In Colleluna fu riportata la campana e vi erano 4 huomini di guardia. 271
.
Li banditi abrugiorono il molino del lago, che si tratta rifarlo. 272
La campana di Colleluna fu presa quella de cappuccini di San Martino. 272
Messer Cesare Oddi da Todi fatto cittadino. 273
Messer Cesare Spada riceve lettere da Roma del grano giunto in Genova. Vi sta di sopra al "messer" il titolo di "conte". 273. In detta carte, a tergo, si dice in una posta un certo defalco da farsi a messer Cesare Spada appaltatore della gabbelletta, il di cui nome e cognome è stato difformato con l'inchiostro, benché ancora si conosce.
Si rifà la campana alli cappuccini del bronzo rotto del Comune. 274
In questi libri vi sono registrate le reviste dei termini. Siegue tuttavia ad esser descritti, imbussolati et estratti in confuso con tutti gl'altri anco li dottori, benché questi si trovano col titolo di "messer" più degl'altri o, pur havendolo l'altri, alli dottori li sta aggiunto il titolo di magnifico, benché siano scritti nell'ultimi lochi. Li curiali che esercitavano la procura, come messer Paolo Carlo, haveano titolo di "messer" come li dottori e qualche volta il titolo di "ser". Questo cancelliere usava di registrar l'istromenti di gabelle, paci et altro nel libro delle riforme, ma Giordano Santorio, suo successore, lo lasciò. Nelli libri sussequenti di Giordano Santorio incomincia a vedersi l'estrattione de sindici de priori, la quale si faceva finito che era quel priorato, videlicet: li primi giorni di Marzo li priori che erano entrati cavavano a sorte due della credenza li quali doveano sindicare le attioni de priori scaduti di Gennaro e Febraro.