Il manoscritto non è datato, ma l’Autore scrive certamente dopo il 1702, anno in cui segnala l’inserimento delle «aggiunte fatte dal conte Spada» alle Riformanze del 1572 (cfr. c. 304v) e quindi precedenti la stesura.
Pur non potendo stabilire un preciso termine ante quem, si può verosimilmente datare la redazione dell'opera entro la terza decade del Settecento, ancora sulla base di un commento dell'Anonimo che, segnalando a c.112v un'ulteriore contraffazione operata nel 1680 dal dottor Pietro Antonio Mazzitelli, afferma che questi all'epoca della redazione del manoscritto era ancora «vivente».