L’edizione digitale del manoscritto si pone l'obiettivo di esaltare, attraverso l'informatizzazione dei dati in esso contenuti, le potenzialità ipertestuali di questo antico strumento che, come abbiamo visto, indicizza in modo ragionato ed estremamente analitico gli atti dei consigli cittadini registrati nelle Riformanze dal 1387 al 1615.
Si è scelto quindi di trascrivere e formattare il testo, conservando il più possibile l'impaginazione originale e convogliando contestualmente una serie di informazioni ad una banca dati relazionale attraverso una indicizzazione analitica del manoscritto che ha coinvolto:Rispettando la suddivisione logica in libri, relativi a ogni singolo incarico di ciascun notaio cancelliere, e quella fisica in carte, è stato perciò scomposto tutto il testo in info che corrispondono sostanzialmente a blocchi di testo relativi alle singole deliberazioni (o alle diverse registrazioni riassunte nelle carte del manoscritto) e contengono tutte le altre informazioni indicizzate.
E' stato dunque possibile collocare cronologicamente info, carte e libri ponendoli in relazione con le date riportate dall'Anonimo, anch'esse indicizzate e convogliate al database così come tutti i rimandi all’antica cartulazione delle Riformanze che, raffrontati puntualmente alla moderna segnatura, permettono di rintracciare e verificare agevolmente tutte le informazioni negli atti originali.
Le glosse simboliche e testuali sono state collegate alla porzione di testo cui fanno rifermento (che si illumina al passaggio del cursore su di esse) e sono stati evidenziati i commenti, contrassegnati come tali attraverso uno specifico tag.