carta 137 recto
a.1470
c.137 r pag. 267

Titoli

Officio de consoli

Cives

Banderarii

Priores

Palio

Oblatio cerae ecchlesiae Sancti Francisci in festo Epifaniae ut moris est antiquitatis. 133
Consuluerunt: spectabilis vir Iulianus Urselli, ; generosus Bartolomeus De Mazzancollis, 135; clarissimus legum interpres dominus Melchior et vir clarus Bartolomeus De Mazzancolli, 153; nobilis et egregius Riccardus De Riccardis, 160
.
Il locotenente del governatore approva la resolutione del ceppo. 135.
Banno che ognuno agiti avanti il suo console. 135
Il dì primo Febraro giurorono li priori e nel primo luogo sta scritto LEONARDUS DE MAZZITILLIS. 137
Girardus Ugolini detentus Tuderti ad instantiam commissarii pro 35 ducatis debitis per nostram comunitatem pro refectione pontis Quinti sed cum fideiussione dimissus. 143
Demoliatur turris palatii prioralis minantis ruinam
. 143
Nicola Antonii Falconis obtulit etc. 141
Generosus vir Leonardus De Brunellis de Perusio novus potestas exibet breve. 145
. Dominus Arcangelus De Marcellis de Macerata, collateralis, ser Nicolaus , filius domini potestatis, notarius guardiae, Franciscus , filius dicti domini potestatis, domicellus. 149
Ser Rosatus Petri Pauli notarius. 155
Fu stabilito di far la loggia dove si buttava giù la torre nel palazzo de priori. 151
Capitula beccariorum. 152
Li Mirannesi andarono a Roma a far ricorso, sentendosi gravati dalle dative de loro poderi e perciò fu spedito a Roma il generoso huomo Eleonoro Zaffini. 159. Per essere entrati in sospetto li Mirannesi fu stimato bene di rinforzar la rocca di Miranda con dieci paghe, se al reverendo governatore fusse parso. 160
Franciscottus Brunori
Il governatore , per special commissione havuta dalla Camera Apostolica sopra il fatto de' Mirannesi, propone, tra' capitoli da osservarsi tra Terni e Miranda, che: si osservino i statuti di Miranda; che il podestà di detto loco proceda e condanni anco in cause di sangue, salvo 4 casi, cioè proditorio, furto, adulterio et omicidio, per i quali si proceda in Terni secondo lo statuto di Terni; che nel civile non siano convenuti che in Miranda salvo che in difetto di giustizia rettamente amministrata o per ragioni di contratto fatto fuora o per patto specificato; che non siano molestati per la dativa per pagar il vescovo per esser diocesi di ; che nella gabella maggiore paghino quattro soldi per cento e non più; che pagino un solo bolognino per salma di legna da condursi fuora di Terni e fu il tutto vinto in Cernita. 167
. Il governatore vuole che non siano in conto alcuno molestati quelli che hanno fatto ricorso in Roma.
21 Maggio,
essendo seguita controversia e rissa tra alcuni gioveni ternani et alcuni di Santo Gemine, con ferite e danni e qualche uccisione di quelli, furono fatti quattro deputati per componere assieme col governatore quelle differenze, con condizzione anco di obligar l'una e l'altra communità ad obligarsi a pagar le pene de' contrafacenti. 169-170