carta 153 verso
a.1478
c.153 v pag. 300

Bargello

Castelli

Paradisi

Arronii

Paradisi

Lutii

Pacifici

Camporeale

Mazzancolli

Simonetti

Ranieri

Raspaldini

Bargello
Commissario

Esattore

Breve

Oratori

Leonorus De Zaffinis potestas Mirandae cum ser Francisco Antonio magistri Marini eius notario. 167
Breve del papa diretto a e suo commissario, perché, con l'assistenza del vescovo di Nicia governatore di Terni, oblighi, anco con la forza, ad accettare i confini a loro assegnati quei Ternani che disturbano la quiete di quella città. 167. Altro breve diretto al governatore notificandoli la venuta del Rangoni, milite e suo bargello generale, per assisterli a purgar Terni da mali huomini, letti i quali il nobil huomo Tristano De Castello consegliò per quiete del comune che si eleggessero oratori a Roma al papa per difender questi cittadini da confinarsi, approvandolo 242 conseglieri, non ostanti cinque contrarii. 168
A dì 27 Gennaro furono dal governatore chiamati in casa di Giovanni Battista Perotti, dove abitava, li nobili huomini Andreasso De Castello, Gisberto Paradisi, Giovanni Giacomo suo figlio, Oddo de nobili d'Arrone, Marinangelo De Paradisi e Matteo di Luciolo perché intendessero quello volevano li commissarii e gli fu intimato che accettassero la relegatione nel tenor che siegue. Copia licterae, videlicet: 168 "Reverendo in Cristo patri domino Bartolomeo dei gratia episcopo Niciensi, Reate, Interamnae gubernatori etc. amico et tamquam fratri carissimo. Guglielmus episcopus Ostiensis, cardinalis Rothomagensis, domini papae camerarius etc. Cupientes sanctissimus dominus noster finem imponere factionibus interamnensibus etc. Visus est eidem istos relegari debere saltim per annum: scilicet Imolae, eius filius Racaneti vel Fabriani, ubi ipsi eligerint, Veruli, in civitate Urbevetana, in Monte Flascone, in monasterium de Gloria sive Ananiae. Ex alia autem parte in terris illustrissimi domini ducis Urbinatum , in Regno Siciliae citra pharum, in dominio mediolanensi vel Florentiae, utrum eligerint, Viterbii, Fulginei, de mandato igitur sanctitatis suae etc. et insuper magnificus eques dominus Ioannes Franciscus bariscellus almae Urbis presentium lator confert se pro exequendis oportunis etc. alias sub pena rebellionis etc. Datum Romae die 21 Ianuarii 1478. 168; 169
Eadem die 27 Ianuarii ad consultum egregii viri ser Egidii Antonii De Federicis fuerunt donati ducati 20, cum licentia gubernatoris, magnifico militi cum nonnullis peditibus ad hoc ut libenter recedat a civitate. 169
Gubernator refirmat officium banderariorum per alium mensem. 169
Salvatus Vannilli orator destinatus ad Urbem ut, una cum domino Cristofano De Nardinis de Fulgineo, supplicent pro suspensione dictarum relegationum et pro conservatione officii banderariorum more consueto. 170
Nobilis vir Placidus De Piris de Spoleto electus per breve novus camerarius pro semestri in hac civitate. 170
4 Febbraro. Premeva molto alla città la remissione de' confinati di modo che nell'Arrengo 443, a fronte di 22 contrarii, stabilirono che si spedissero oratori a Roma per supplicarne il papa. 172
Breve del papa dove dice che, cognoscendo i Ternani rimessi, humili e pentiti de' loro errori e preparati a ricevere quello gli verrà imposto, si contenta che il governatore vada a Roma per sentire quello gli verrà imposto dalla santità sua. 176
Fu fatto mandato di procura in persona del reverendissimo governatore e dello spettbil huomo Eleonoro De Zaffini a conferirsi alli piedi di sua santità e significarli quello è espediente e salutifero alla nostra comunità, 178, e partirono il dì 12 Febbraro. Ritornò il giorno sequente da Roma Salvato di Vannillo, già oratore. 179