carta 163 recto
a.1482
c.163 r pag. 319

Esercito Fortificatione

Peste

Chiaravalle

Molino

Havendo li Collescipulani fatta una forma per un molino e li Ternani poi riempitala, furono fatti 12 deputati per assistere alle nostre raggioni, con facoltà anco di comandare a tutti li cittadini di comparire armati se farà bisogno. 107
Si dà la cittadinanza ad Antonio di mastro Spirito di Cascia allevato in Terni.
120
6 Ottobre, avendo il conte Girolamo fattoci sapere e poi lui dettoci a bocca che per tutto domani mettiamo in piedi 200 fanti ben in ordine, fu cercato di sapere dalle comunità circostanti come si contenevano. 120
La causa con li Colliscipolani fu commessa all'auditore del governatore nostro. 121
Furono electi oratori a Roma per haver la gratia di non mandar li 200 fanti e di non pagar per il taglio del Tevere e per la causa di Collescipoli messer Costantino Spada, Rinaldo Rosati e ser Carissimo. 122
Fu casso Emanuel ebreo nostro medico perché molti si dolevano per esser contra la divina scrittura tal commercio con un ebreo. 123
14 Ottobre partirono li primi due oratori non comparendovi ser Carissimo. 125
Sentendosi che per li lochi circonvicini vi siano gente d'arme preparate a combattersi, fu fatta diligenza per trovar qualche maestro di corazzine, per condurlo a' servizi del Comune e fu ordinato ogni cittadino si provedesse d'armi
. Fu anco risoluto che il gioco delle baliste, che solea farsi nella festa di Santa Maria d'Agosto, si facci di qui inanzi nella fiera di San Paolo di Pasqua e che
per render più sicura la città si aggiusti la strada detta della Caminata che va verso il ponte di Narni
,
ordinandosi alli mulattieri e mercanti di Terni che in niun modo passino per il territorio di Colliscipoli. 125
Si elegge per maestro di gramatica mastro Nicolò De Concordantibus de Ameria. 126
Breve refirmae domini Hieronimi De Iustis de Utriculo potestatis. 131. Descriptio familiae. 133
Reverendissimus cardinalis Novariensis legatus Interamnensis, Reate permanens, scribit quod sibi mandentur duo vel tres procuratores cum pleno mandato ad consensiendum causae cum Collescipionensibus et ideo Consilium generale constituit procuratores nobiles et spectabiles viros dominum Vincentem De Paradisis, Andreassum De Castello, Eleonorum De Zaffinis, ser Oddum De Arroncellis, ser Nicolangelum De Galeanis et Paulum ser Aloisii ad se presentandum Romae, Reate et ubique locorum pro dicta causa etc. 137
Il detto legato scrive volersi portar in Terni domani 5 Novembre e perciò furono deputati a riceverlo Matteo di Mansitto, Conte di Simonetto, Francesco Angelo di Contemessere e Filippo Mazzancolli, cittadini, con altri 4 banderari. 141
Si fa facoltà alli priori di condurre a spese del Comune i portatori di morti a causa della peste che era di presente in Terni.142
Il locotenente vorrebbe che la città prendesse la casa di Giovanni Battista Perotti che è più comoda al governatore ma la città pregò a capacitare al governatore che la casa presa per lui dalla vedova di ser Permarino è nell'interiore della città e molto più comoda. 150
Ad petitionem Francisci Canalis de Claravalle comunitas nostra scribat licteram sanctissimo domino nostro et aliis cardinalibus in recomendatione pacis et concordiae Tudertinorum et in specie istorum nobilium De Canali qui fuerunt semper fidelissimi sanctae romanae Ecclesiae et nullo pacto sua sanctitas ferat quod ipsi extraantur de domo eorum nec aliter tirannizentur sed ut boni cives ibi vivant et nullus alius in dicta civitate recognoscatur superior quam sanctitas sua et super hoc fiat lictera credentialis in personam reverendi domini Ioannis de Ceretanis et domini Vincentii de Paradisis. 151
Die 22 Decembris vennero gli oratori di e ci posero con molta sommissione l'intenzione di quel Comune di viver pacificamente con noi e d'esser ammessi alli soliti nostri beneficii come servitori nostri antichi e che se gli conceda licenza di rifare il
molino diruto
; furono perciò aggiunti agl'altri deputati altre volte eletti per la differenza di Colliscipoli ser Nicolangelo Galeani e messer Alfonso Federici acciò unitamente trattino col nostro governatore un'onorevol concordia con li Colliscepolani. 154