carta 166 verso
a.1483
c.166 v
pag. 326
Leonoro Zaffini e Marinangelo Paradisi, con due altri banderari, eletti ad accogliere il reverendo
messer Giovanni Andrea vescovo di Modena novo governatore
già a quest'hora arrivato a Rieti et a pregarlo che non prenda per suo auditore . 55; 59Messer Vincente Paradisi, Giovan Pietro Monti e Oddo Arronio aggiunti agl'altri oratori destinati alli cardinali Savelli e Colonna. 59
Bolla del novo governatore locato al solito nella casa degl'eredi di ser Permarino Perotti a San Pietro. 61
Alli oratori destinati a Roma alli dua cardinali fu aggiunto per pace et unione della città anche Ardinghiero De Camporeale. 67
28 Novembre: commissario del novo governatore, assieme con li priori e banderari et alcuni cittadini, per bene invigilare alla presente novità che non succedano tumulti, elessero l'infrascritti perchè invigilassero alla custodia e guardia della città giorno e notte, la qual elettione esso commissario la confermò col decreto: 68
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Item in loco di Marinangelo e Leonoro elessero per andar ad accogliere il governatore ser Giuliano d'Orsello e Leonardo Laurini. 68
Banno che, in causa di novità e confusione, nessuno entri per le case rubbando sotto pena di doppio. 68
Ultimo Novembre: per gradire al governatore si risolve di eleggere 6 cittadini et altrettanti banderari per assister con lui, acciò quello risolveranno vaglia per la difficoltà di radunar la Cernita e fu fatto un dono di X fiorini al governatore. 70 Li deputati furono questi, videlicet:
| Cittadini | Banderari |
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Poi li priori, d'ordine del governatore, aggiunsero altri due cittadini, Francesco Angelo di Conte Messere e Angelo Pietro e due banderari, Francesco Chioppa e Bartolomeo de Lunfante. 71
Il governatore sustituì in loco per la vacanza de' priori morti il generoso cavalier messer Stefano Manassei che giurò.
Die 2 Decembris: In arrengo publico in sala magna potestatis reverendissimus gubernator dixit: "omnipotentem deum obtesto quanta displicentia ac maerore affectus sum ob hanc vestram discordiam; ideo summopere concupiscens causam dissentionum intelligere ut facilius providere possem reperivi causam et originem contentionum et odiorum esse et procedere ex inequalitate officiorum vestrorum cum officio banderariorum atque aliis officiis, dignitatibus et onoribus vestrae civitatis homines quarundam domorum, aliis exceptis, potiantur et quasi hereditarium quoddam possideant, quod minime iustum esse arbitror atque rationi consonum, quoniam omnes in vestra civitate aequali portione potiri ac gaudere debent omnibus onoribus et oneribus quod minime in vestra civitate factum esse intelligo; qui mali ordines et origo discordiarum tollendi sunt"; quare se obtulit operam dare pro bono pacis etc. et mandavit consuli ac reformari cum suo decreto et magnifici domini priores mandaverunt registrari dictam propositam pro omni oportuno remedio etc. 72
