Andò oratore del Comune messer Angelo a
Marino alle nozze del signor
Fabritio Colonna et albergò assieme con l'oratori di
Foligno e se gli abrugiò la casa per accidente d'incendio;
90, et il trombetta nostro vi perse la tromba.
Benché la città havesse la facoltà di elegger il cancelliere, non potea farlo perché preventivamente erano eletti per breve. 94
Die prima Ianuarii
in Consilio legitur breve directum gubernatori praeceptivum quod praeteriti priores Decembris, quatuor ex banderariis ac
Eleonorus De Zaffinis civis accedant
Romam infra tres dies et compareant coram
cardinali Beneventano nepoti suo et quod interim provideatur ne inter nos et
Cesanos
scandala succedant. Datum
die 29 Decembris 1489. Furno tutti questi destinati in Roma come oratori nostri a difenderci dalle calunnie dateci da Cesani e furono anco aggiunti due oratori, cioè messer Vincente e messer Alfonso.
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Priores Ianuarii 90 |
Priores Februarii 99 |
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Priores Martii 104 |
Priores Aprilis 110 |
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99 E' risoluto ancora di levar di danno i due cittadini nobili romani, cioè
Ludovico Mattei e
Baptista Frangipane che gratiosamente fecero sicurtà a quelli nostri cittadini che uscirono da Castel Sant'Angelo che non sarebbono partiti da Roma senza licenza e che si sarebbero rappresentati ad ogni requisitione.
100. Et anco quei nostri cittadini che in Roma hanno rilevato di danno essi romani, che furono messer Paolo Ceretani, messer Alfonso, Pierlorenzo di Giovanni e Pier Nicola Verrocchi. Ritornano Leonoro e gl'altri già ritenuti in Roma,
107 li quali riferiscono esser mente di sua santità e di tutta la corte che la causa de' confini con
Cesi si termini presto d'accordo.
108
Messer Angelo Paradisi et Angelo Pietro Scarmiglia con 2 banderari deputati a ricevere nel loro passaggio l'illustrisimi signori
Mauritio fratello e
Francesco nipote di sua santità.
109
Li frati del
Monumento ampliano il convento.
109
Superstites nundinarum sunt Stefanus Ugolini, Philippus De Mazzancollis castellanus Arquatae, pro quo fuit substitutus Fortunatus Bartolomei De Mazzancollis frater consobrinus. 111
Si donano diece ducati d'oro al governatore che stiede alcuni giorni in
Roma per difender i nostri cittadini.
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