carta 192 recto
a.1496
c.192 r pag. 379

Artiglierie

Cives

Prigioni

Monteduranti

Fadulfi e Capitoni et altri de Sangemini

Priores

Bartolomeus Caroli substituit nobilem virum Petrum de Gregoriis de Interamna ad fideiubendum etc. in tregua cum nobilibus perusinis De Balleonibus sive ipsa comunitate Perusii etc. et altrove dice "cum nobilibus et dominis De Ballionibus. 99
Fu presa a piggione la casa degl'eredi di Leonardo Laurini in piazza a 48 carlini l'anno per il mastro che deve fonder l'
artiglierie
per li bisogni presenti. 100
Deputati 2 per rione per sospetto di peste dentro Terni. 104
Passaggio de soldati veneti. 105.
Il fratello di ser Pergirolamo Perotti morto di peste. 106
Il figlio di ser Lucantonio da Cesi, ritenuto in Terni, si consegni al podestà con patto che non lo rilasci senza licenza dei priori, acciò si restituisca quando li Cesani ci restituiranno li nostri
, tenuti carcerati in
Cesi
, né senza licenza di quelli che l'hanno preso. 111
Paolo Pacetti fatto sindico del Comune a far sicurtà alli Rietini per la pace che faranno con Narni. 117
Fu fatto compromesso in persona del vescovo nepesino locotenente del cardinal governatore, il quale stando il dì 23 Marzo a cavallo a piè delle scale del palazzo del podestà sentenziò che a fusse lecito porre le armi del loro casato, a loro spese, sopra la porta e nelle muraglie delle loro botteghe, e che la comunità dovesse a sue spese fare i camini in dette botteghe,
purché non impedissero la fabrica e pagasse loro X fiorini. 118
Al podestà si concede l'arme della città e se gli promette il sindicato dentro il tempo del suo officio. 124
Die 12 Aprilis, constituti coram reverendissimo episcopo nepesino locumtenente, Marinangelus De Fadulfis, Ioannes Franciscus De Marinutiis et Iacobittus Blaxii barberius, omnes de Sancto Gemino, promiserunt non offendere Contem Eversum De Capitonibus et fratres, Pascutium Brunori et filios, Filippinum et Prosperum eius fratrem et eorum filios, Vincentium et Iulianum filios quondam Roscitti ser Stefani et Leonorum Cristofori alias Bocchino, omnes de Sancto Gemino, cum conditione quod Conteversus , Franciscus Angelus et Antonius , fratres de Capitonibus et certi alii filii dictorum Filippini, Prosperi, Leonori et aliorum nominatorum non possint reintrare durante dicta tregua in territorium Sancti Gemini. Actum in camera eiusdem locutenentis. 126
Fu trasportata la fiera da cominciarsi 15 giorni doppo Pasqua per non farla incontrare con quella introdotta da Folignati. 129. Capitula super nundinis. 133