Dovendo alli
20 gennaio presentarsi avanti il
cardinale Salernitano li nostri oratori, furonon eletti e
alli 18 partirono il magnifico cavalier messer Giulio Pacifici, el provido huomo Nicola di Stefano de Perticara con li capitoli, videlicet: "Supplicarite sua santità e l'illustrissima signoria del
duca Valentino che voglia minorarci o differirci il tempo per li 4.000 ducati che rimanemo della compositione, approvarci la pace e capitoli già fatti con
Cesi, fatti con la riserva dell'approvatione di sua santità, che si rilascino le due nipoti di
Pernicolò de Cese, ritenute tant'anni da Spoletini senza rascione né per breve di sua santità, che per più anni non si mandi governatore, finito che sarra il presente, ad effetto di minorar spese, ma il duca mandi uno de' suoi per podestà che possa esser temuto. Si raccomandi la città di
Rieti a nostro signore.
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Priores Februarii 3 |
Priores Martii 10 |
Priores Aprilis 16 |
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Priores Maii 20 |
Priores Iunii 30 |
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Breve che i governatori non possino far gratie de maleficii. 5
Si concede a
supplicante 4 canali d'aqua della
Forma Nova, da cavarsi dalla
Porta di 3 Monumenti in sù e da rimetterla poi in fiume, per prezzo di ducati 20 in tutto, come hanno pagato li altri,
per fare un mulino
e, bisognando passare per la muraglia della città, offerì fare grate de ferro bone come l'altri.
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Li Spoletini tentavano in
Roma di comprarsi la
Terrarnolfa, onde si procura che messer Giulio Pacifici in Roma l'impedisca e si fanno deputati per esortare
et altri Cesani a farci donatione, per parte loro, della terra di
Cesi, con farseli la retrocessione, e si liberino li Cesani tutti dell'impedimento di estraer grassie dalla città di Terni.
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Il commissario domanda 300 fanti per servitio di sua santità e furono deputati a metterli in ordine Francesco di messere Angelino, Nicolò Mazzancolli, Francesco di Capotio e Nicola de
Perticara
Messer Vincente e messer Princivallo con due altri sono deputati ad assistere al procuratore generale de francescani per riformare e far capitoli per il quieto vivere del
convento di San Francesco.
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Si rimette alli banderari se vogliono demolire la
Rocca di San Giovanni, per custodir la quale si spende 8 ducati il mese.
Risoluto che non si possano spedire le represaglie ad alcuno senza licenza della Cernita. 15
Reverendus pater
dominus Hieronimus de comitibus de Genga deputatus vicepotestas Interamnae ad beneplacitum etc. per reverendum dominum gubernatorem cum uno sotio milite, duobus notariis et quatuor famulis.
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12 Aprile nell'Arringo fu risoluto si facci ogni diligenza di rigore contro li debitori e si bandisca che tutti quelli hanno le loro arme in casa de cittadini di Terni debbano subito riportarle a casa loro e che nessuno vada armato a casa di detti cittadini e poi il signor locotenente e li priori e banderari elessero l'infrascritti cittadini che notifichino al
duca Valentino quelli che sono l'origine de scandali et habbino autotità di andar investigando per le case di essi cittadini per vedere armi e punirli, carcerarli etc.
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