carta 202 recto
a.1502
c.202 r pag. 399

Priores

Commissario

Castelli

Mulino

Pernicolò De Filiis e Troilo ******

Francescani

Potestas

LIBER EIUSDEM SER CARISSIMI incipiens die prima Ianuarii 1502, indictione quinta. Il cardinale Orsino raccomanda messer Giovanni da Cantalupo per podestà ma si vorrebbe ricevere per vicepodestà e con poco salario, però l'elettione spettava al papa. 1
Dovendo alli 20 gennaio presentarsi avanti il cardinale Salernitano li nostri oratori, furonon eletti e alli 18 partirono il magnifico cavalier messer Giulio Pacifici, el provido huomo Nicola di Stefano de Perticara con li capitoli, videlicet: "Supplicarite sua santità e l'illustrissima signoria del duca Valentino che voglia minorarci o differirci il tempo per li 4.000 ducati che rimanemo della compositione, approvarci la pace e capitoli già fatti con Cesi, fatti con la riserva dell'approvatione di sua santità, che si rilascino le due nipoti di Pernicolò de Cese, ritenute tant'anni da Spoletini senza rascione né per breve di sua santità, che per più anni non si mandi governatore, finito che sarra il presente, ad effetto di minorar spese, ma il duca mandi uno de' suoi per podestà che possa esser temuto. Si raccomandi la città di Rieti a nostro signore. 2
5 Febbraro venne il cavalier Grifo da Pisa, commissario apostolico per rimettere in pace la città. 4
Breve che i governatori non possino far gratie de maleficii. 5
Si concede a supplicante 4 canali d'aqua della Forma Nova, da cavarsi dalla Porta di 3 Monumenti in sù e da rimetterla poi in fiume, per prezzo di ducati 20 in tutto, come hanno pagato li altri,
per fare un mulino
e, bisognando passare per la muraglia della città, offerì fare grate de ferro bone come l'altri. 6
Si mandano le bestie al porto delle Marmore dove è arrivato il grano comprato da noi. 7
Li Spoletini tentavano in Roma di comprarsi la Terrarnolfa, onde si procura che messer Giulio Pacifici in Roma l'impedisca e si fanno deputati per esortare et altri Cesani a farci donatione, per parte loro, della terra di Cesi, con farseli la retrocessione, e si liberino li Cesani tutti dell'impedimento di estraer grassie dalla città di Terni. 10
Ardingherius De Camporeali extractus spicciolatus loco Latini De Galeanis capoprioris mortui. 10
Il commissario domanda 300 fanti per servitio di sua santità e furono deputati a metterli in ordine Francesco di messere Angelino, Nicolò Mazzancolli, Francesco di Capotio e Nicola de Perticara
Messer Vincente e messer Princivallo con due altri sono deputati ad assistere al procuratore generale de francescani per riformare e far capitoli per il quieto vivere del convento di San Francesco. 11
Mortuo Angelo Petro capopriore Aprilis, fuit extractus spicciolatus dominus Iulius De Pacificis. 16
Si rimette alli banderari se vogliono demolire la Rocca di San Giovanni, per custodir la quale si spende 8 ducati il mese.
Risoluto che non si possano spedire le represaglie ad alcuno senza licenza della Cernita. 15
Reverendus pater dominus Hieronimus de comitibus de Genga deputatus vicepotestas Interamnae ad beneplacitum etc. per reverendum dominum gubernatorem cum uno sotio milite, duobus notariis et quatuor famulis. 14
12 Aprile nell'Arringo fu risoluto si facci ogni diligenza di rigore contro li debitori e si bandisca che tutti quelli hanno le loro arme in casa de cittadini di Terni debbano subito riportarle a casa loro e che nessuno vada armato a casa di detti cittadini e poi il signor locotenente e li priori e banderari elessero l'infrascritti cittadini che notifichino al duca Valentino quelli che sono l'origine de scandali et habbino autotità di andar investigando per le case di essi cittadini per vedere armi e punirli, carcerarli etc.
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