carta 203 verso
a.1503
c.203 v pag. 402

Vice potestas

Interdetto

Monache
Francescani
Capitolo

Fiera di San Paolo

Pace frà Paradisi
Camporeale
Castelli
Zaffini
Monti
Carli
Rostovigli
Simonetti
Mazzancolli
Nicoletti

Li priori spediscono paten[te della] vice podestaria per sei mesi a messer Bonifatio Rustici doctore da Foligno
; siegue la conferma del cardinale legato di Peruggia. 73; capitoli co' quali deve accettar detto ufficio, tra' quali che conduca un socio milite, 2 notari e 4 famuli et haveranno in tutti per loro salario 166 fiorini a bolognini 50 per fiorino, che è la metà di quello haveano gl'altri podestà in sei mesi, che dia alli sindici, notario e consultore, quando sarà sindicato, fiorini sette a detta ragione; che dia alla
chiesa catedrale per l'opera delle colonne ducati due e mezzo a detta raggione. 74
Sono già due mesi che la città sta interdetta, privata di sacramenti, messa e sepoltura. 76
Mandatum procurae in venerabilem virum dominum Marcum Eliae ad recipiendum mutuo a quocumque usque ad summam 200 ducatorum auri de Camera et ad removendum interdictum impetrandamque absolutionem excomunicationum civitatis nostrae et particularium civium romanorum et officialium curiae romanae principaliter sive successorie obligatorum banco Petri Del Bene et Victorii Zenonis mercatorum in romana curia pro 1714 ducatis mutuo acceptis et solutis sanctissimo etc. et ad comparendum nomine nostri Comunis in Camera etc. et protestandum contra homines et loca Terrarum Arnulforum et contra eos executionem etc. 77
25 Martii: un folignato commissario del duca Valentino domanda 30 fanti per la speditione di Cascia e si ordina che comparischi armato uno a foco.
Item cum de monasteriis Sanctae Caterinae, Sancti Proculi et Sanctae Agnetis sit inter presbiteros ecchlesiae Sanctae Mariae et conventuales Sancti Francisci, ex qua posset sequi scandalum, quia, ut refertur, immiscentur saeculares et nos iamdiu elaboravimus pro conficiendo monasterium ordinis regularis observantiae etc. si cerca effettuarlo. 80
15 Marzo: prende possesso il vice podestà. 81
Il detrimento della fiera da poch'anni in quà si dice esser seguito per novità fatte da Spoletini e Folignati
Fu risoluto che si celebrasse festa di precetto il giorno della Concettione e li dottori e militi di Terni siano tenuti portare un cereo per ciascuno di due libbre dove dichiararà il padre Francesco venetiano minorita osservante, predicatore, il quale dichiarò nella chiesa catedrale. 85
Ratifica della città per li 270 ducati presi a cambio da don Marco nel banco di Giovan Francesco de Pisa in Roma. 86
Alli 19 Aprile nella sala del palazzo del podestà in presenza del locotenente del governatore e del podestà l'esimio dottore messer Vincente De Paradisi per sè e suoi figli e Pirro suo fratello, Borgia Paradisi anco per tutti gli altri di sua casa propria, Roberto Paradisi anco per altri due suoi fratelli, Altinghiero Da Camporeale per sè solo, Francesco Camporeale anco per altri due suoi fratelli, Agabito De Castello anco per Andreassotto di messer Andrea e Castello di detta casa Castelli, Francesco Zaffini anco per Persimone suo consobrino, Persanto de Monte per sè e suoi figli e per Bartolomeo di Carlo e di Giovanni Battista figlio di esso Bartolomeo e per Galeante e Menesteo di Cristino Rostovigli, Costanzo di Carlo , anco per li suoi figli, messer Tullio Simonetti etiam per tutti di casa De Simonetti, Palmiero De Mazzancolli anco per tutti della casa Mazzancolli, eccettuato Mariano Mazzancolli, Francesco di Ludovico di ser Cristoforo anco a nome degli altri suoi fratelli, costituiti avanti lo spettabil'huomo messer Antonio De Corvi palafreniero di Sua Santità e commissario spedito a ritrovar i danari depredati in queste parti al cavallaro de' Venetiani (cioè al Corriero) fecero pace e rimessione di tutte l'ingiurie passate e promisero di deponer subito le arme prese in questo giorno e che l'haverebbero fatte deporre a tutti li loro seguaci e che in avvenire non haverebbero ricettati in casa loro huomini armati nè di giorno nè di notte sotto pena di 10000 ducati, giurando in mano di esso commissario che gli minacciò lo sdegno di Sua Santità e del duca Valentino e gli precettò che non partissero di lì fino che le case loro non fossero state votate d'arme e di gente. 88
Ordine, o bando, che la fiera cominci il dì 25 Marzo 1 91
Vigore licterarum illustrissimi domini ducis Valentini eligatur dominus Leonardus Sfrenatus de Pisis vicepotestas. 93; 95
Sentenza de' cittadini e banderari arbitri che decidono che il loco della differenza fra Miranda e Papigno debba dichiararsi dalli banderari e che sia lecito lignare e pasculare in detti lochi, non già ne' lochi che sono de' particolari, la qual sentenza fu accettata dalli Papignisci, non già dalli Mirannisci. 94
1.Negli originali viene invece indicata la data del 15 marzo