carta 232 verso
a.1526
c.232 v pag. 460

Priores

Cives

1527

Sacco di Roma

Sciamanna

Pompilio Galeani havea già offerto alla città il sito della sua casa et orto con le pietre con che se gli desse un pezzo per soma di legna che entrava in città ma gli fu dalla Credenza negato, hora si vede alli 17 Giugno, al margine: "Istrumentum cessionis Pompilii De Galeanis". 203
Lasciò ser Pietro cancelliere nel fin di Luglio e fu in suo luogo surrogato messer Costantino Spada, senza che i di lui rogiti siano stati registrati nel presente libro, e ricomincia poi nell'ultimi giorni di Dicembre il medesimo ser Pietro con l'elettione dei banderari. 223
Mandato di procura in persona del nobil huomo messer Angelo De Filiis a dar sicurtà di mille fiorini alli Norcini nella loro pace e ciò a loro prieghi et ad intuito del cardinale Colonna. 210
A Pompilio Galeani per la sua casa gli fu data la gabella de cenci. 219
In questo tempo per priori risiedono 4 per settimana due cittadini eletti da priori e due banderari eletti da banderari. 227; 228; 232; e qualche volta un cittadino e un banderaro
Die 5 Maii 1527 al margine dice: "Invasio almae urbis Romae", resta in bianco. 240
Due istromenti de Collescipolani di mandati per terminar le discordie con noi etc. 250 Die 11 Iunii, comparsero gl'oratori di Colliscepoli avanti molti cittadini e banderari nel refettorio di San Pietro e fecero alcune offerte che non furono registrate. 254. Istromento publico della resolutione tenuta il 13 Giugno in Colliscepoli dove risolverono che di Terni e di Colliscipoli si facesse tutto un corpo, con godersi la cittadinanza vicendevolmente, con che ogni comunità amministri da se i suoi interessi; li Colliscipolani habbino in Colliscipoli le prime cause e nelle seconde istanze siano convenuti in Terni etc. 260. Sieguono li capitoli fatti in Terni in detta materia. 265
Die 8 Iulii, cum Interamna ad preces Stronconensium promiserit solvere ducatos 1340 capitaneis ispanis et cesareis minantibus invadere dictam terram quia noluit receptare dictas gentes, Sanctes Paradisae, Marcangelus Moscatellus etc., spectabiles viri magnifici domini defensores dictae terrae recognoscunt bonam fidem erga nostram civitatem etc. 275
deputatus inter cives, 291, nell'ultimo loco.
Illustris dominus Donnus Petrus de Cordua era quello che voleva saccheggiar Stroncone. 292
1.Inserito per errore tra i priori di Luglio, in realtà viene estratto sindaco della comunità.