Bando sopra le monete. 332
Capitoli et ordinationi fatte per la publica quiete da
messer Ottavio Ferro de Macerata commissario unitamente con li otto deputati assegnatili e confermati poi dal cardinal
Ascanio Parisiano legato, videlicet: "Proponantur X homines, tam de civibus quam de popularibus, possidentes ad minus libras 200 in catasto, et in Consilio Generali 150 hominum confirmentur et sic victi imbussolentur et sorte extraantur singuli ex sex mensibus in sex menses, qui, sic electus, debeat iurare coram gubernatore et dare fideiussores approbandos in Consilio pro summa 2.000 ducatorum et observare capitula infrascripta, videlicet: che debbano tutte le bollette, anco ordinarie, proporsi e vincersi in Credenza e siano sottoscritte e sigillate con tre sigilli; dare sindicato e conto dell'amministratione e sindici sino tanti cittadini e tanti popolari et il libro si conservi; che l'oratori si eleggano tutti nella Credenza e non da priori etc. e le lettere dredenziali debbano pur in Credenza ventilarsi; li sigilli debbano star sotto due chiavi, una la tenga il primo priore e l'altra il terzo priore o un banderaro; le pene si condonino in Credenza e così le alienazioni che si fanno de beni publici; che i priori non possino andar all'archivio di
San Francesco senza 4 cittadini e 4 banderari; si confermano li capitoli vecchi de banderari, aggiungendosi che chi è stato banderaro non possa esser per due anni poi eletto del numero de cittadini et, e contra, il simile". In fine d'ogni capitolo sta scritto placet. Venne poi
messer Sebastiano Attracino de Macerata a porre in esecutione detti capitoli.
337 fino
345
Furono per camerlenghi eletti 5 cittadini il giorno 5 Dicembre 1544, cioè: Giovanni Alessandro Paradisi, Matteo Francesco Manassei, Felice Simonetti, ser Dario Spada, Giovanni Felice Cittadini; e furono tutti persi in consegli e vinti li cinque banderari: Mariangelo de Roscitto, Tomasso di Sensino, Salustio di Peculo, Ettor di Nuntiangelo e Bartolomeo di Carlo, che fu estratto subito per camerlengo.
1 108;
109.
Onde, in loco de perduti, li priori e banderari chiamati dal
commissario Attraccini avanti di lui elessero Perbenedetto Spada, Castellano De Castello, Giovanni Battista Mazzancolli, mastro Galeazzo Gigli e
, che lui confermò, non volendoli metter a discretione delle palle del Conseglio Generale nel quale erano li altri stati perduti con cinque o sei voti favorevoli.
111
Li otto deputati che formarono li suddetti capitoli col
commissario Ferri furono: messer Camillo Paradisi, messer Marco Antonio Simonetti, ser Pietro Riccardi, messer Antonio Leonetti, Giovanni Battista Mansueti, ser Antonio Campi, Giovanni Ventura d'Ettorre e Melchior di Donnamedola.
94
Lettera del cardinal legato che vuole che le pene si condonino non altrimente che in Consilio. 350
Ludovico, fratello di Bartolomeo Mazzancolli carcerato per sicurtà di rappresentare etc. 365
Lettere per l'osservanza de capitoli e congressi non senza assistenza de superiori. 366