carta 269 recto
a.1549
c.269 r pag. 528

Fraternita

Maleficii

San Sebastiano

Cittadini

Barigello

Rosati

Riccardi
Rocca di San Zenone
Molini

Banderarii

Cives

Consiliarii

7 Aprile 1549: in Consilio Generali cesarei iuris interpres clarissimus dominus Carolus De Rosatis dixit esse concedendam gabellam etc. confraternitati Sancti Nicandri ut supra etc.
et
dandam esse civilitatem magnifico viro domino Evangelistae Argenti de terra Caesarum et egregio viro domino Todino De Todinis de eodem loco
;
il detto Conseglio fu dispensato per il numero da messer Girolamo Flamineo da Cascia vice podestà e dal governatore etc. 263
X Aprile: In Cerna fu detto esser stato pregato il legato a non esser più alcun ternano soggetto a patire in Narni ma più tosto in Spoleto o altrove, essendo hoggi ritenuto Piermallio Mansueti in rocca di Narni;
La confraternita di San Sebastiano domanda per carità calce da Miranda, havendogliene già portata i Papignesi;
4° Ser Mariano Citttadini domanda le pietre d'un muro più tosto dannoso alla città che sta a Morticillo, detto il Moricone;
5° Il legato domandò che si dassero 3 scudi a Girolamo Procaccioli deputato alla fabrica della chiesa de Capuccini;
X°. Che la città doni ogni ius che possa havere sopra la porta che d'ordine del legato ha aperta messer Carlo Rosati in mercato e foro Comunis. 268
Monstra officialium et famulorum strenui viri domini Erculis Latini bariscelli. 276
  • Cesar De Gubernariis
  • Philippus Spata
  • Petrus Mallius Mansueti et
  • Ioannes Mazzecchiae
Deputati ad fabricam conficiendam retro palatium gubernatoris in platea dicta la Piazza Durantina. 279
Capitula macelli carnis pro Angelo Manasseo appaltatore. 280
Leo Fadulfus emptor gabbellae passus grani pro ducati 59. 285
9 Maggio: In Cerna vir magnus dominus Carolus De Rosatis consuluit. 292
Istrumentum concessionis iurium in porta facta in mercato per dominum Carolum et Octavianum eius nepotem. 299
La città concede a messer Pietro Riccardi un sito sopra le volte che stanno tra le porte del castello della Rocca di San Zenone appresso la chiesa di San Giovanni di detto loco, stante la sua assistenza alle liti della città 301 e concede un forame da farsi nel muro della città per far passar l'acqua delle mole di ser Dario, Sidonio e Girolama Manassei. 304
Peractis praemissis fuerunt nominati per cives et banderarios veteres infrascritti consiliarii:
311