carta 97 recto
a.1439
c.97 r pag. 187

Scrive il legato dal campo di Foligno mandare qua ser Vittorio suo cancelliere perché provveda delle cose necessarie alla rocca di Miranda, percò se gli dassero 50 ducati d'oro. 167
Et ego Angelus Leonardi De Bonaiontis de Vitorclano cancellarius etc. mano stampatella e piccola, 169, finisce nel giorno ultimo di Settembre, in pricipio vi è una piccola rubrica.
In questo tempo i castellani del cassaro e dell'altre rocche erano persone dozzinali, solo vi trovo tra gentilhuomini che vi attendevano Antonio di Mascio di Fronsio . Il governo di questi stati reggevasi a beneplacito del patriarca Vitelleschi, legato fatto poi cardinale e detto cardinale di Fiorenza perché n'era arcivescovo; era egli affettionatissimo alla città come in più partite si raccoglie et havea per suo cancelliere ser Vittorio Cinaldeschi ternano. Questo notaro era diligentissimo in registrar le lettere, anco quelle che la città scriveva et era solito, nel radunarsi li consegli, scriver così: "Convocatur Cerna vel Consilio etc. magnificorum dominorum priorum, banderariorum, quadraginta octo et quamplurium spectabilium civium dictae civitatis etc. Il protocollo da capo ha patito d'humido in modo le lettere nella quarta parte superiore de fogli non si raffigurano quasi più, onde restano interrotte molte cose da considerarsi. I titoli sono scarsi alli arringatori e li ordinarii sono di savio, facondo, prudente o al più circumspecto. Il titolo di nobili l'ha dato due volte a Battista Frisoni solamente. Brunotto una sola volta si chiama De Castello e tre o quattro volte è cognominato De Castellanis.