carta 143 verso
a.1474
c.143 v pag. 280

Monti

Sega di tavole

Camporeale

Ceppo

Fadulfi

Soldati

Possesso contro Camporeali

Dominus Iacobus De Moris de Castello auditor gubernatoris praecepit banderariis veteribus quod non se intromittant cum aliis banderariis in causa illorum de Camporeali. 89
Pro egregio viro
Bartolomeo Carli castellano Mirandae cum paghis consuetis pro semestri fideiusserunt Ioannes Perus Montis Bartolomei
, Galassus Altini, Bernabonus ser Petri domini Francisci, Petrus Paulus Lucchesini et Angelus Fortini. 89
Die 23 Ianuarii: in Consilio ser Ioannes Andreas de Novara cancellarius et secretarius gubernatoris exposuit se velle laborari facere in cursu aquae ex quadam cavata mediocri in Marmoribus edificium aptum ad secandum arbores et faciendum tabulas et velle continuo cum familia habitare Interamnae; conceditur, sed quod non possit vendere alicui forensi, nec societatem facere in dicto edificio cum forensibus et ponatur ad catastum et nunc solvat ducatos 25 pro salario potestatis.
Item Ioannes Angelus Alegritti, unus ex oratoribus rediens ex Urbe, retulit
causam cum filiis Cristini fuisse remissa per sanctissimum in clericos Camerae, qui postea eandem commiserunt reverendissimo episcopo nostro Interamnensi, cum hoc quod comunitas promittat de stando dicto iudicio et non appellando. 92
Unde fuerunt electi ad faciendum mandatum procurae quatuor cives, videlicet: dominus Angelinus De Zaffinis, dominus Corradinus De Rosatis, Gisbertus De Paradisis, Tomas Ugolini. 94
Fuit apertum cippum palatii domini pretoris et reperti florenos 11, bolonenos 20, 95; alia capitula super cippo.
101
Priores deputaverunt ser Nicolangelum, eorum magnificum collegam, in notarium cancellarii loco ser Costantini Antoncristofori. 95
Bulla podestariae Ioacchini Iacobi de Perusio
incipiendae finito tempore Anibalis de Castello. 102; prese subito possesso, nè si vede mai stato antecedentemente nominato questo Anibale, anzi otto giorni prima era podestà il Randoli da Peruggia.
Ser Bartolomeus Francisci De Rosanova banderarius. 126
Iacobus De Mancinis de Fara vicarius generalis reverendi domini Caroli De Boccardinis de Narnea episcopi Narniensis.
Fu da ternani ammazzato messer Cesare Barbutii da Orvieto collaterale del passato podestà et un suo fratello parimente ammazzato e per ciò furono mandati oratori ad Orvieto per scusar la città. 117
Datur civilitas spectabili viro Luciangelo De Fadulfis de Sancto Gemino
propter plura servitia praestita comunitati et Pellegrino Antonii de Sancto Mavigliano.
Spectabilis et generosus Bartolomeus De Mazzancollis. 126
Vanno fanti per il contorno con grave disturbo comune e ne furono eletti molti deputati che fecero mandar ordine che nesuno esca di territorio senza espressa licenza de priori, che non si vada di notte e non si portino arme.
117; 120; 121.
Avendo gl'oratori da Roma, nella causa contro i Camporeali, scritto che si continui il possesso delle selve, andò di nuovo il sindico con molta comitiva a prender possesso nella selva del Comune, appresso i beni ab undique del Comune, a parte superiori versus civitatem lu fossato de la Selva, a pede et a latere il fiume, a latere superiori le ripe de Tozo, da piedi li prati e selve et il fossato d'Acqua Voglio e poi in un terreno di detto Comune in detto loco dove si dice la Selva Grossa, appresso il fiume, le ripe de Tozzo et altri beni del Comune e lo fecero arare per Liardo di Vannorillo; item un prato appresso detti confini detto la fontana delle Felci, appresso il fiume la forma di Pellicano, la strada di Campacciano e l'altra di Bosignano e verso Narni al fossato d'Acqua Voglia e due altri pezzi in detto loco verso la Punta di Brunoro, il fiume etc. E tutto ciò fu fatto con la presenza de podestà, priori e banderarii. 129 Fu poi preso possesso del palazzo del papa trovatolo senza porte, che ce le rifecero, del giardino, o vigna, dove trovarono Carioanni di Marinuccio e lo cacciarono, e poi ritornarono all'altro resto de prati e monti.131
In quest'ultima parte del libro vi sono errori notabili, essendo molte cose messe sotto giornate di Maggio e poi di Marzo e poi, scorrettamente, d'Aprile e poi ritorna di Marzo; anzi doppo la relatione degl'ambasciatori che si dovesse ripigliar possesso, che fu alli 25 Maggio, fu ciò eseguito alli 25 Gennaro e poi alli 25 Marzo; fra l'altre molte confusioni mancano li priori di Maggio; si fa nova risolutione che non si portino armi per il pacifico vivere della città. 132