carta 149 verso
a.1477
c.149 v pag. 292
Die 9 Iulii: in alio generali Arrengo super stabilimento quietis famosissimus legum doctor dominus Monaldus dixit: finita questa priorata ritornino li priori ad esser sei e si rifaccia il novo bussulo come prima; che s'intenda di niun valore ogni qualunque ordine emanato dal passato governatore per il quale una delle parti si senta gravata e se ne scriva alli nostri oratori in Roma perchè ne domandino sopra ciò breve da nostro signore; che si elegghino 4 cittadini e 4 banderari per assistere alli commissarii per rappresentarli le raggioni della città e dello stato presente e contra quelli che sono stati auttori della rissa; che si veda con i commissarii se di quelli cittadini fugiti dalla città quali debbano farsi rientrare e che in minor numero che si puole si reducano gl'usciti; che si scriva alli nostri vicini che non li ricevano, per quanto amano l'amicitia nostra; che si faccia processo e giustitia contro quelli che cominciarono la rissa; che ad onore di Maria Vergine si facci qualche devotione o opera degna di memoria a dispositione del vescovo e delli suddetti 4 cittadini e 4 banderari e se gli parerà che si mandino più oratori al papa in più quantità di quelli siano per mandare a nostro signore gl'usciti di Terni e si tenga a posta un cavallaro per andar inanzi e dietro a portar le risposte; che per questi bisogni si rivedano i conti a tutti i debitori tra' quali sia revisore per autorità del presente Arrengo Angelo Vicedomini; item che ad buono artefice che con suntuosità e gratia ha esercitata l'arte sua et in questa turbolenza della città si è portato virilmente e con prudenza non potendolo la città rimunerare come merita se gli dia a lui e successori in infinito la cittadinanza con x anni d'esentioni di più di quello porta lo statuto. 93; 94. E lo spettabil huomo Eleonoro Zaffini altro consigliero disse che si eleggessero 12 cittadini et altrettanti banderari per trovar denari necessarii ne' presenti bisogni et ad ordinare col reverendissimo vescovo Modrusiense e col magnifico milite messer Amodeo De Giustini governatore di Narni, commissarii di nostro signore in Terni, quello si dovesse fare con gli esititii per maggior nostra quiete e di più ordinino le guardie per la città, la rifazzione de nuovi magistrati e la terminatione del negozio di Palazzo Scoppa, che consegnò al vescovo Cerviense la rocca di Miranda senza consenso della comunità; che tutti gl'usciti che si rimetteranno non possino per 3 o 4 anni goder ufficio o beneficio alcuno e prima di rientrare diano sicurtà di non far attentato contra il Comune, overo contro particolari e che Giovanni di Francesco Picchione, Nicolantonio d'Antonello e Pietrangelo di Capotii, condannati e banniti, siano raccomandati per mezzo de'nostri oratori al papa perchè si degni di farli abolire il processo et in tanto possino star in Terni liberamente. Resolutum per vota 592 non obstantibus 2 contrariis. 95
Electi ad providendum dominis commissariis et instruendum eos de iuribus Comunis: 95
Cives Banderarii
  • Dominus Vincentes De Paradisis
  • Tristanus De Castello
  • Girardus Ugolini
  • Ioannes Pacis
  • Ser Stefanus Catinatii
  • Florianus ser Martini
  • Franciscus Picciani
  • Salvatus Vannilli
Fuerunt itidem electi ad inveniendum pecunias, custodias, reversum exititiorum et interesse Palatii Scoppae, videlicet:
  • Dominus Antonius De Rusticis
  • Andreassus De Castello
  • Dominus Costantinus Spada
  • Oddo De Arroncellis
  • Leonorus De Zaffinis
  • Colangelus De Pacificis
  • Marinangelus De Paradisis
  • Ioannes Aurus Donadutii
  • Ioannes Franciscus De Frontiis
  • Marcus Bartolomei
  • Matteus Mansitti
  • Angelus Petrus Francisci
Cives
  • Consolinus Augulantis
  • Ioannes Angelus Sanctoli Catalutii
  • Arcangelus Paili
  • Anextasius Vasarii
  • Damianus Filitiani
  • Nicola Marcutii
  • Gratianus Dammii
  • Andreassus Fustini
  • Paulus magistri Iocti
  • Guillielmus Ioannis Cecalae
  • Ioannes Tramazzoli
  • Franciscus Poli Ciccoli
Banderarii