carta 160 verso
a.1481
c.160 v pag. 314

Breve

Zaffini

Ranieri

Arronii

Officio de' banderari

Capitoli de' banderari

Breve Sixti quarti confirmantis et approbantis pacem initam inter aliquos cives Interamnenses mediante domino gubernatore, de qua rogatus est ser Nicolangelus De Galeanis. Datum Romae, die 24 Augusti. 196
Furono eletti oratori per andare a Roma 4 banderari, cioè ser Bartolomeo Rosanova, ser Francesco di Luca Forte, Liberotto di Taddeo e Nicola di Marcuccio, con li capitoli, tra' quali che raccomandino a nostro signore il presente governatore e l'officio di banderari che è stato sempre la pace di questo Comune e che esponghino quello fa bisogno per la quiete della città, anche che non siano stati interpellati etc. e detti oratori partirono li 22 Settembre. 197
Bannum quod nullus vadat de nocte cum lumine ad aucupandum ad turdos. 202
Si proibisce che nessuna vada a vendembiare a Rieti, dove è la peste. 202
Habeatur pro recomendato, et potestas amplius non procedat, si cum suis sociis, qui de eorum malleficio se appellaverunt, remittant se in manibus dominorum priorum; 202 tra quelli che si appellarono vi è anco
Il nobil'huomo disse che si scriva a' gl'oratori che sono in Roma perchè intendano la causa per la quale è stato inibito per parte di sua santità alli banderari che non venghino all'elettione de novi banderari per il semestre futuro; il mandato d'ordine del papa et della Camera lo mandò il governatore ma vi furono mandati a Roma altri oratori, cioè Oddo de' nobili d'Arrone, ser Nicolangelo Galeani, cittadini, ser Bartolomeo Rosanova e ser Salvato Vannilli, banderari, acciò unitamente con gli altri oratori mandati li giorni passati e con messer Pietrantonio, messer Sinibaldo e messer Pacifico cerchino di revocar il mandato per non metter la città in sconcerto e cerchino di sapere chi è stata origine di detto mandato e tale sia reputato per inimico della comunità. 204
Agamennon De Sanctorittis et Stefanus De Cittadinis, cives, Liberottus Taddei, Salvatus Vannilli et ser Franciscus Fortis, banderarii, deputati ad onorifice recipiendum cardinalem Sancti Georgi transiturum. 215
Die 9 Novembris: scrive il cardinal camerlengo che havea scritto al governatore che si soprassedesse nella nova elettione dei banderari e che intanto mandasse la nota degl'huomini a quell'officio abili et intanto gl'oratori produssero i statuti, i quali per una carta che manca in essi non furono potuti ben riflettere, ma considerando l'utile di quest'officio fu stimato bene si dovesse continuare conforme il solito, con questo però che li presenti banderari continuino per tutto il mese di dicembre e che intanto si rifaccino i statuti e capitoli necessarii per detto officio; 216 per la qual cosa furono eletti l'infrascritti deputati, acciò col governatore e priori rifacciano li capitoli de banderari che dovevano essere in quella carta che manca nel libro di ser Pietro d'Angelo di Pandolfetto di Rieti.218
Cives Populares
  • Dominus Antonius De Rusticis
  • Andreassus De Castello
  • Simonittus Arcangeli
  • Oddo de Nobilibus de Arrone
  • Stefanus Ugolini
  • Ser Egidius Antonius De Federicis
218
Furono fatti i capitoli che furono approvati dal Consiglio Generale. 218
Andarono a Roma messer Antonio Rustici, Oddo de Nobilibus De Arrone e ser Salvato Vannilli per far confermar li capitoli vecchi e novi si come furono confermati dal cardinal camerlengo; 232 fino 237
fra' quali novi capitoli si legge che non possi esser eletto alcuno che professi la parte guelfa, o che sia debitor del Comune, o che dentro un'anno habbi fatto il macellaro, molinaro, oste, taverniero, barbiere o fornaro; che chi è stato eletto de' banderari non possa poi esser fra cittadini della Cernita se non doppo finiti due anni.