carta 184 recto
a.1489
c.184 r pag. 361

Priores

Consoli

Attilii

Cives

Era un pezzo fà nata lite tra Miranda e Papigno et ora questi fabricano un ponte murato sopra la forma del molino al Porto ma li Mirannesi lo sfasciano. 50
Pernicola De Filiis sostituito podestà di Papigno in loco di Filippo Mazzancolli, che si ritrova castellano di Castell'Arquato.1 52
Li Mirandesi e Papignesi danno sigurtà di non offendersi. 51
Era stato rappresentato a Roma che la restitutione delle entrate della comunità era desiderata da'soli particolari, onde radunato il Consiglio d'Arrengo fu data facoltà alli priori presenti e banderari presenti e futuri di tirar a fine la detta recupera. 55
Nel medesimo Arrengo si dice che ben sapendosi che dall'olive si sostenta la città e che la civiltà, i lussi, le fabriche si sono assai avanzati non dalla mercantia ma dall'opulentia dell'oliveti, il qual comodo da pochi anni in qua ha deteriorato a causa della gran copia dell'olive forastiere che vengono qui a macinare e ciò fa che li cittadini non possono macinare a tempo debito le loro, anzi di più mantiene sempre basso il prezzo di esse per la gran copia, onde fu messa la gabella di 6 quatrini per ogni quattro mesali, che fanno una salma d'oliva forastiera, che veniva a macinare; 56 e vi furono fatti capitoli firmati dal Coglioni governatore, il cui sigillo rassembra la lupa lattante Romolo e Remo. 57 Furono mandati oratori a Roma per confermarli e per rihaver l'entrate Leonoro Zaffini e Liberotto di Taddeo. 58
Talianus Ioannis Pauli Orioni et Carolus Vasarii castellani Mirandae. 63
1.Negli originali si rileva essere "castellanus arcis Arquate" e quindi, più probabilmente, si fa riferimento alla località di Arquata del Tronto.