carta 193 recto
a.1496
c.193 r pag. 381

Soccorso dato a Rietini

Banderarii

Cives

Circonvallatione d'acque

Capi di guerra

Oratori

Orsini

29 Agosto messer Giulio Pacifici, ritornato l'altro giorno con Piergiampaolo de Palazzo da Rieti, dove erano andati oratori, con lettere credentiali di quella comunità, disposta a far la guerra contro il Comune di per ritoglierli la rocca di che li tiene usurpata, nelle quali domanda sussidio di gente,
disse in conseglio che per questo e per ogn'altra impresa debba da questa città e territorio andare un huomo a foco ben armato, a sue spese per tre giorni e poi a spese del nostro Comune, e debbano eleggersi da priori e banderari diece huomini, conforme al solito, li quali vadano come capi di dette genti, per ordinarle e comandarle e disponer l'artiglierie et altri attrezzi e provedere anco di danari, a quali debba ognuno obedire come se fusse lì tutto il presente Conseglio Generale. Fu vinto pienamente da 137 voti. 162
La reverendissima signoria del cardinale di Lunate governatore abita in casa dell'eredi di messer Giovanni Mazzancolli. 164
Il nobil'huomo Pier Giovanni Paolo di Palazzo eletto sindico a far la sicurtà alli Rietini nella proroga della tregua con Civita e Cantalice. 168
8 Ottobre: ritorna il Magalotti podestà licenziato per 4 mesi dal Comune, stante il sospetto di peste. 169
Misser Pietro De Vanni da Cascia si ritrova presentemente collaterale e giudice di detto podestà. 171
Dal mese d'Ottobre passato fino all'undici di Luglio il molino della Porta di Sant'Angelo non potè macinare per esser state rotte le forme, stante il timore che si havea del signor Virginio Orsino, che fecero una grandissima alluvione e riempirono la forma di Ser Simone. 171
Berardino di ser Lucantonio de Cesi ancora si ritiene prigioniero in Terni, per il quale la nostra comunità pagò la taglia. 174
Furono eletti sopraintendenti alla guerra contro Cesi con grandissimo arbitrio Francesco di messer Angelino , Fortunato De Mazzancolli, Persanto de Monte e Pretiotto Ciancarotti .174
Messer Antonio Rustici e Pretiotto Ciancarotti stati con messer Vincente oratori
della comunità alli piedi di Nostro Signore doppo lungo discorso delle cose di Terni sua santità gli disse che la città nostra mandasse 200 fanti in suo aiuto nelle fortezze per militare contro lo stato del e per quest'affare fu imposta la dativa di due carlini per foco et altrettanti per centinaro; 176 e ciò fu alli 26 Ottobre.
Alli 23 Novembre nel Conseglio generale radunato nel refettorio del convento dei Padri di San Pietro, stante il sospetto di peste che era nel palazzo del governatore
1.Nell'originale risulta assente e morto