Berardino di Carlo domanda gratia del quarto per aver detto al governatore: "Mi fai torto". 203
Capitoli da osservarsi dalli avvocati della città. 213
Si vende a Ciamorlano l'orto comprato da Zaffino. 220
Deputati a procurar la pace tra li
Manassei
e
Cittadini
.
225
Capitula gabellae getti fogliettae olei. 230
Soprastanti di Santa Lucia |
- Fioritto Paradisi
- Giulio de mastro Princivalle
- Ser Antonio Campio
- Emilio de Testa
|
Noi deputati dichiariamo: che le bestie armenticcie, cioè pecore, capre, vacche e cavalle, di
Papigno non possino entrar nelle senaite di
Miranda, e così versa vice, sotto pena di baiocchi 10 per bestia grossa e di notte pena doppia e per ciascuna bestia minuta baiocchi 2 e 1/2 e di notte baiocchi 5; che né loro né Ternani calino a pascolare sotto le radici di
Perticara, cioè sotto le fontanelle che sono sopra la casa di Matteo Dammio, sotto detta pena et emenda al padrone, con questo che il bestiame si rimetterà nelle case da dette fontanelle in giù, le possano rimettere con questo che siano tenuti menarli per la strada (riservando che le bestie da soma e buoi aratori di
Miranda e
Papigno possano pascolar per tutto senza pena) eccetto nelli tempi stranii da neve possano li detti bestiami praticar nelli monticelli, con licenza però de massari di
Papigno. Dato il
dì 16 maggio 1557, confermato dal governatore etc.
243
Messer Marcantonio Simonetti diede alla città le scritture antiche contro
per provare tutto il piano e laco da
.
245
La Confraternita di Santa Lucia domanda che si facci una strada dalla piazza di
verso
Colleluna e che se gli conceda la chiave di detta rocca in tempo di fiera per potervi risedere o ricorrervi bisognando.
257.
Priori di Gennaro e Febraro 260 |
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Furono estratti spicciolati:
Mutio Simonetti del primo grado e
Matteo Dammi del 2° grado.
262
Priori di Marzo et Aprile 283 |
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In loco d'Ottaviano, secondo priore ricusante, furono estratti molti et in fine
Altilio Bartoli che accettò.
284
Finisce il libro nel dì 26 febraro 1559 a carte 289
Il governator di
Peruggia scrive si facci la confiscatione contro chi occise Loritone,
277, e per non perdere questo provento delle confiscationi per la città furono eletti ambasciatori a
Roma messer Oratio Nucula et il
capitan Clemente Cittadini.
273.
Blancus Loriti Roscitti et Claudius eius filius etc.
Il capitan Clemente scrive da
Roma che in breve passerà di qui il signor marchese di Montebello.
275
In principio del libro vi è la tavola et in fine molte esibite, particolarmente in lite vertente tra la città e
Girolamo Castelli per il molino alla
Porta Spoletina.