carta 296 recto
a.1563
c.296 r pag. 584

Pio papa IV emanò un breve datum Romae apud Sanctum Petrum sub anulo piscatoris die 4 Martii 1562, pontificatus anno 3°, nel quale, per molti abusi nati nell'officio de banderari per la molta loro auttorità, si ordina: che li banderari non possino per qualsisia causa portare armi per la città e convocare il popolo, se non fusse d'ordine espresso del governatore per qualche caso urgente; item che li detti banderari non possino, e molto meno in nome publico, scriver lettere o spedir messi se non sia di consenso de priori e di due cittadini di Credenza e di due banderari da elegersi ogni sei mesi dalla Credenza o, dove richiedesse un'estrema necessità, d'ordine del governatore; che li sigilli del publico si custodischino sotto tre chiavi, una da ritenersi da priori, una dalli due cittadini e l'altra dalli due banderari: interdice li conventicole illecite, volendo che nessun bando o proclama possa publicarsi se non a nome de priori e di tutto il conseglio; che il camerlengo della città debba eleggersi forestiero, da durare un anno solamente, dal Conseglio di Credenza con la presenza del governatore e si osservino li capitoli sopra ciò emanati; che li danari per qualsivoglia somma non si paghino dal detto camerlengo se non d'ordine sottoscritto dal governatore, cancelliere, primo priore et ultimo priore e col sigillo del publico; che li banderari non possino eleggere i loro successori ma siano eletti nell'istesso modo che si eleggono li cittadini della Credenza, con che habbino li requisiti che si ricercano; in ordine poi al fare le poste e riportarle in conseglio, in avvenire due cittadini e due banderari con l'intervento de priori e del governatore le determinino; di più, perché ne rescritti di gratia e di giustizia non si possa cosa alcuna attribuire alle amicitie e favori, non debbano intervenirci né cittadini né banderari; che debbano quindici sbirri almeno mantenersi in Terni a spese della comunità con la paga di un scudo e mezzo il mese con deputarvisi il capitano. Questa bolla non sta registrata ne libri del cancelliere Stefanucci nonostante l'ordine del legato che si registrasse e che si eseguisse quel tanto che la bolla conteneva. Fu bensì eseguito il modo di portar le poste in Credenza per mezzo delli quattro deputati, due cittadini e due banderari, che si eleggevano,pare a me, ogni bimestre, sicome ogni bimestre nell'estrattione de priori si vedono descritti li quattro deputati a tener le chiavi de sigilli del comune.