carta 312 recto
a.1580
c.312 r pag. 617

Pace tra Mazzancolli
Gubernari
Leoncilli
Nobili
Castelli
Cittadini
Paradisi
Brunelli
Scarmiglia

Cittadini
Maleficii

Predicatore

Aldo Manutio

Cittadini
Castelli
Manassei

Orologgio

6 Marzo: in anticamera di messer Ferro vescovo, in presenza di esso vescovo e del Nelli governatore, Giovanni Di Monte a nome d'Ottavio Mazzancolli e d'Astolfo e Ludovico figli di esso Ottavio, et anco a nome di Pietro Leoncini de Spoleto, capitan Antonio Nobili de Trevi et Ambrosio spedaliero di Terni; ser Tomasso Castelli per sè e Giulio Cesare Castelli, da una parte, e don Lancillotto Gubernari, anco a nome di Fabio , Cesare e Berardo Gubernari, d'Arcadio , Fulvio e Desiderio Gubernari e di Mercurio Lutii e Martinangelo Puraciatti, Giovan Girolamo Cittadini e Francesco Paradisi e donna Onofria madre di Pompeo assente, Giovanni , Valentino , Giulio et Angelo suoi figli, figli et eredi del quondam Sempronio Gubernari, dall'altra parte, fanno pace di tutte l'ingiurie seguite in persona di Sempronio e So(ast)o Gubernari, Vincenzo Mazzancolli e Petrozzo Brunelli, e ciò per amor di Dio et a riguardo del vescovo, governatore, priori e messer Giovan Battista Baiardo, locotenente di madama in Abruzzo, che venne apposta per quest'atto. 35 Nel detto loco poi fanno pace Francesco di Giovan Felice Cittadini et Agostino Antonio Scarmiglia con li detti Mazzancolli e Giulio Cesare Castelli, per il quale danno sigurtà messer Giovan Andrea , Giovan Tulio , Giovan Giacomo , Pietragostino e Giulio Francesco , tutti di casa Castelli. 37. Arcadio del quondam Angelo Gubernari commorante in Fiorenza ratifica la pace in suo nome fatta da don Lancillotto suo zio con li Mazzancollis e Giulio Cesare De Pistacchiis e Tomasso suo consobrino, Ambrosio muratore e Petrino Leoncini de Spoleto et altri; il magnifico et eccellente messer Fabio Gubernari, auditor criminale di monsignore vescovo Fabio Mirto, arcivescovo Nazzareno, governatore di Peruggia, fa procuratore domino Lancillotto suo zio a far detta pace; ratifica di Pompeo Gubernari commorante in Artigliano, diocesi di Amelia e signoria di casa Petrignani; ratifica di messer Cesare Gubernari commorante in Poggio Aquilone, diocesi di Peruggia, contea di Giulio Cesare Degl'Oddi; altra ratifica fatta dalli Mazzancolli col loro padre, Giulio Cesare Castelli et Ambrogio Lombardo, tutti commoranti in Monte Reale in Abruzzo in presenza del dottor Camillo Baiardo parmeggiano governatore e li priori di detta terra alli 22 marzo. Tutte queste ratifiche sono legate nel protocollo, carte 38
Fu un tempo fà concesso il provento della capraria del ponte del Sesto per la fabrica della catedrale; 47 fu riconcesso detto provento per altri cinque anni. 50
Il governatore condannò messer Giovanni Cittadini in 500 scudi e la città pretendeva questa pena per la iurisdittione de maleficii. 59
Li Gubernari nella pace promisero di non aprire le fenestre nè uscir loro dalla porta che stava verso la casa di Cesare Mazzancolli per tre anni. 62
24 Aprile: risoluto d'aumentare fino a scudi 30 al predicatore e monsignor vescovo con la sua sottoscrittione e sigillo approva molte condizzioni fatte in tal affare. 68
La città pretendeva poter obligare li Collescipolani a venir a macinar da noi secondo la conventione fatta con loro venti anni prima ma si risolvè che nessun nostro molinaro macini a loro, mentre questi hanno risoluto nel loro conseglio che nessuno venghi a macinare a Terni. 83
Capitaneus Clemens et alii deputati ad recipiendum illustrissimum cardinalem Sfortiam legatum. 96
Messer Aldo Manutio da Venetia scrive alla città che si degni mandare informatione dell'antichità e huomini illustri e la pianta della città e territorio, con effetto di perfettionare una sua opera.103
Quinto Fabio Cittadini e Girolamo Castello domandano si cassi il foco del capitano Angelo Manassei bonae memoriae loro socero. 108
Magnifici domini Iulius Castellus et capitan Drusianus Iocosius oratores ad Urbem. 119
Tutti gli huomini del capo di Sotto vogliono far l'orologgio alla campana del domo a proprie spese e se gli dà il provento della capraria di Porta Sant'Angelo. 134
Essendo stati, nel far la revista de termini, trovati alcuni armati verso Collelamalta il cardinal Sforza legato deputò monsignor Cansacchi per terminarla ma Giulio e 'l capitano Giovan Battista Nobili mostravano di vederla d'accordo; 135 e perciò furono deputati compromessarii li magnifici et egregii huomini capitan Clemente Cittadini, messer Giulio Castello, messer Scipion Riccardo, messer Giovan Tulio Castello e messer Giovanni Maria Camporeale. 140
Messer Ottaviano Marini avvocato della città. 152
Istromento di compromesso per detti confini.155