6 Marzo: in anticamera di
messer Ferro vescovo, in presenza di esso vescovo e del
Nelli governatore,
Giovanni Di Monte a nome d'
Ottavio Mazzancolli e d'
Astolfo e
Ludovico figli di esso Ottavio, et anco a nome di
Pietro Leoncini de Spoleto,
capitan Antonio Nobili de Trevi et
Ambrosio spedaliero di Terni;
ser Tomasso Castelli per sè e
Giulio Cesare Castelli, da una parte, e
don Lancillotto Gubernari, anco a nome di
Fabio ,
Cesare e
Berardo Gubernari, d'
Arcadio ,
Fulvio e
Desiderio Gubernari e di
Mercurio Lutii e
Martinangelo Puraciatti,
Giovan Girolamo Cittadini e
Francesco Paradisi e
donna Onofria madre di
Pompeo assente,
Giovanni ,
Valentino ,
Giulio et
Angelo suoi figli, figli et eredi del quondam
Sempronio Gubernari, dall'altra parte, fanno pace di tutte l'ingiurie seguite in persona di Sempronio e
So(ast)o Gubernari,
Vincenzo Mazzancolli e
Petrozzo Brunelli, e ciò per amor di Dio et a riguardo del vescovo, governatore, priori e
messer Giovan Battista Baiardo, locotenente di
madama in
Abruzzo, che venne apposta per quest'atto.
35 Nel detto loco poi fanno pace
Francesco di Giovan Felice Cittadini et
Agostino Antonio Scarmiglia con li detti Mazzancolli e
Giulio Cesare Castelli, per il quale danno sigurtà messer
Giovan Andrea ,
Giovan Tulio ,
Giovan Giacomo ,
Pietragostino e
Giulio Francesco , tutti di casa Castelli.
37.
Arcadio del quondam
Angelo Gubernari commorante in
Fiorenza ratifica la pace in suo nome fatta da
don Lancillotto suo zio con li Mazzancollis e
Giulio Cesare De Pistacchiis e
Tomasso suo consobrino,
Ambrosio muratore e
Petrino Leoncini de Spoleto et altri; il magnifico et eccellente
messer Fabio Gubernari, auditor criminale di monsignore vescovo
Fabio Mirto, arcivescovo Nazzareno, governatore di
Peruggia, fa procuratore
domino Lancillotto suo zio a far detta pace; ratifica di
Pompeo Gubernari commorante in
Artigliano, diocesi di
Amelia e signoria di casa Petrignani; ratifica di messer
Cesare Gubernari commorante in
Poggio Aquilone, diocesi di
Peruggia, contea di
Giulio Cesare Degl'Oddi; altra ratifica fatta dalli Mazzancolli col loro padre, Giulio Cesare Castelli et Ambrogio Lombardo, tutti commoranti in
Monte Reale in Abruzzo in presenza del dottor
Camillo Baiardo parmeggiano governatore e li priori di detta terra alli
22 marzo. Tutte queste ratifiche sono legate nel protocollo, carte
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